Ho avuto il piacere, in una serata speciale di presentazione dell’olio Laudemio all’Ora d’Aria, di conoscere Caterina De Renzis Sonnino. Eravamo vicini a tavola ed abbiamo avuto la possibilità di conversare piacevolmente sia dell’olio, del cibo, del vino e del suo prezioso vinsanto che ha terminato la cena di Marco Stabile. Quando ci siamo salutati mi ha cordialmente invitato ad andarla a trovare e dopo qualche tempo sono andato a Montespertoli.
Parlando del Castello Sonnino non si può prescindere dalla sua storia. La proprietà nasce agli inizi del 1300, epoca in cui fu costruita la torre, di cui ancora si conserva la base della pianta originale, e la cappella. Era una stazione doganale e ricadeva nei domini dei Conti Alberti, grandi feudatari della zona. In seguito appartenne ai Machiavelli che ampliarono moltissimo gli immobili, costruendo gran parte della fattoria e il corpo principale della villa. Passò per un certo periodo ai Conti Galli Tassi, e all’inizio del XIX secolo (nel 1830) fu acquistato dai Baroni Sonnino. Era all’epoca una tenuta di più di 800 ettari e oggi è una dimora storica membro dell’associazione ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane).
Abbiamo iniziato il nostro giro al castello dagli ambienti, ampi e ben ventilati dove a a tempo debito si appassisce l’uva sui cannicci e dove si trova la vinsantaia di cui Caterina va orgogliosa.
Caterina racconta “Il “Castello Sonnino”, è considerata la realtà produttiva più rappresentativa all’interno della denominazione “Chianti Montespertoli”, l’ultima denominazione del Chianti in ordine di tempo, e probabilmente anche la più piccola e meno conosciuta. La denominazione esiste dal 1997, ha un territorio prevalentemente argilloso, che la distingue dalle altre zone del Chianti, e restituisce ai vini prodotti all’interno del territorio una tipicità molto evidente”.
Il giro continua in cantina, nella bellissima barriccaia che si trova nelle fondamenta del castello
e poi al punto di vendita diretta dove c’è anche una zona degustazione.
Ogni giorno, si possono degustare i vini e mangiare qualcosa tipo salumi e formaggi ma anche qualcosa di caldo che varia ogni giorno.
Castello Sonnino, possiede 40 Ettari di terreno vitato, che fanno parte dei 150 Ha. globali. Tutta la produzione proviene da uve allevate all’interno dell’azienda, e niente viene acquistato fuori.
Al momento l’azienda non è biologica, ma produce e coltiva con il sistema della “lotta integrata”. La produzione di vino imbottigliato è di circa 200.000 bottiglie, anche se la capacità produttiva globale è molto superiore. La produzione si divide in 5 Vini Rossi, un Vino Bianco, e un Vinsanto.
Riguardo ai rossi, si parla di vini della tradizione per il Chianti Montespertoli DOCG “Sonnino”. Questo vino è ancora prodotto con l’antico uvaggio tipico del Chianti con la maggior parte di Sangiovese, piccola percentuale di Canaiolo (10/15%) e una piccolissima parte di uve bianche (Trebbiano e Malvasia circa il 5%) e non passato in legno. L’altro Rosso della tradizione, invece invecchiato in barriques francesi per 16/18 mesi, è l’ IGT Toscana Sangiovese 100% “Cantinino”, un vino di grande struttura e austerità. I vini più contemporanei sono l’IGT Toscana Rosso “Leone Rosso”, composto con sole uve internazionali, senza Sangiovese, il Chianti Montespertoli DOCG Riserva “Castello di Montespertoli”, un Chianti di interpretazione più moderna, a cui ad un 80% di Sangiovese si aggiunge un 10% di Cabernet Sauvignon, e un 10% di merlot. L’ IGT Toscana Merlot “Sanleone”; 70% di Merlot, 20% di Sangiovese, 10% Petit Verdot. Invecchiato anche questo in barriques francesi conclude la gamma dei rossi del Castello Sonnino a cui si aggiunge l’IGT Toscana bianco Virginio, appena rivisto nel look esteriore con una nuova bottiglia e una etichetta ancora in via di definizione e per finire il Vinsanto del Chianti DOC “Castello Sonnino”. Prodotto nel più assoluto rispetto della vecchia tradizione e con la maggior parte con uve Trebbiano e una piccola parte di Malvasia.
Oltre ai vini al Castello Sonnino si producono anche due tipi di Olio Extra Vergine di Oliva: il Castello Sonnino e il “Laudemio “Castello Sonnino”.
I racconti di Caterina sono avvincenti e ai suoi si aggiungono anche quelli del marito Alessandro De Renzis Sonnino che mi parla sia dei vini sia del suo avo di cui viene conservato sia l’archivio personale di quando Sidney Sonnino era ministro, il suo fondo librario, oltre ad altri fondi archivistici aggregati relativi all’attività della fattoria. Si conservano anche testimonianze dell’epoca in cui Sidney Sonnino fu ministro delle finanze sotto Francesco Crispi, due volte Primo Ministro all’inizio del 1900 e Ministro degli Esteri durante tutta la prima guerra mondiale e al congresso di Versailles.
Numerose furono le personalità dell’epoca ospitate nel castello, che vi hanno lasciato varie testimonianze, tra gli altri, il Re Umberto I, Vittorio Emanuele III, d’Annunzio, Giolitti ed altri.
Le cucine, ampissime, una volta atte a preparare lauti pranzi per gli illustri ospiti, oggi servono ad organizzare corsi di cucina per gli ospiti che alloggiano nei locali adibiti all’accoglienza e comunque anche parte degli ambienti comuni del Castello, dimora abituale dei Baroni Caterina e Alessandro de Renzis Sonnino, possono essere richiesti per eventi e cerimonie private molto selezionate.
E’ stata una vera esperienza poter avere avuto la possibilità di conoscere, visitare e toccare con mano la passione per l’accoglienza che trasuda dal Castello Sonnino.
Magari un giorno potremo andarci insieme, che ne dite?
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Contatti:
Castello Sonnino Via Volterrana Nord 6/a Montespertoli Fi – Tel. +390571609198
info@castellosonnino.it
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com