Conosco la Garfagnana già in parte perchè ci sono già stato diverse volte grazie alla complicità di Slow Food. Quando ero Fiduciario di Siena ho avuto il privilegio di conoscere un’istituzione di questo territorio Enzo Pedreschi che, durante la sua vita, ha combattuto tante battaglie per portare avanti e far conoscere la Garfagnana in tutte le sue forme e nei sui prodotti, dal farro, al biroldo, alle castagne, al pane di patate. Tutte cose che non conoscevo prima di allora.
Oggi, grazie all’invito dello IAT Garfagnana con Antonella Poli coadiuvata da Annarita Rossi ho avuto l’opportunità di scoprire tante altre bellezze e realtà che non conoscevo e che hanno reso questo tour ancora più emozionante.
Siamo arrivati venerdi 3 novembre all’Agriturismo Ai Frati a Pieve Fosciana dove Luigi Aloisi ci ha accolto in questo paradiso sperduto tra le montagne apuane.
Ai Frati non hanno cani ma la deliziosa cavallina Rosy che fungeva da cane da guardia in cerca di una carezza da tutti.
Appena dopo esserci sistemati negli appartamenti ricavati nelle ex celle dei frati abbiamo conosciuto gli altri colleghi Blogger e poi ci siamo recati alla Fortezza di Mont’Alfonso
per assistere al Convegno sulla salvaguardia della Biodiversità. Ho ascoltato tante cose belle ma già sentite già anni fa da Slow Food, ma come mai l’Associazione non era presente?
Al termine, dopo la visione del documentario su “I semi del sapere: storie di una terra e della sua gene” che potrete vedere qui, abbiamo fatto un aperitivo con assaggi di prodotti tipici del territorio.
Poi a cena con le autorità di nuovo all’Agriturismo
abbinata egregiamente ai vini di Alessandro Bravi
La mattina, dopo colazione, con un pulmino ci siamo avviati a visitare una realtà produttiva molto interessante del territorio, il Birrificio La Petragnola dove il mastro Birraio Roberto Giannarelli
ci ha raccontato e spiegato la storia di questo birrificio che attualmente produce ben oltre 10 tipi di birra diversi
La nostra visita è proseguita alla Banca Regionale del Germoplasma
dove vengono conservati e riprodotti sementi antiche degli agricoltori custodi
Qui esiste una vastissima gamma di alberi da frutto di svariate tipologie
in cui c’era qualche pero impazzito che grazie al riscaldamento globale era in piena fioritura
ed anche un vigneto che raccoglie tutti i vitigni autoctoni della Garfagnana.
Al termine della visita ci riuniamo al gruppo
per andare a pranzo nei pressi della fortezza di Le Verrucole
dove abbiamo mangiato, tra l’altro il minestrone tradizionale di farro, fagioli e patate.
Subito dopo siamo passati da un produttore di formaggi molto interessante
e poi abbiamo proseguito per la Garfagnana Coop. dove abbiamo visto i vari procedimenti di lavorazione del farro e di altri prodotti
Successivamente abbiamo visto uno dei 3 metati, rispetto ai 50 nel passato, ancora attivi per l’essiccazione delle castagne. Metodi arcaici che solo in Garfagnana possono sussistere.
Dopo un breve passaggio all’agriturismo
siamo andati a Castelnuovo Garfagnana dove, nel campo sportivo, si teneva la rassegna Garfagnana Terra Unica
con stand vari che proponevano la tradizione più pura come la Pitonca (leggete gli ingredienti nella foto)
o la criscioletta, da riempire in vari modi, dolci e salati
ma dove erano anche esposte razze autoctone come il bovino della Garfagnana
il maiale
e la pecora garfagnina
Prima di rientrare non poteva mancare un saluto al mio amico garfagnino da sempre Andrea Bertucci
Dopo una notte di meritato riposo la domenica mattina siamo andati, con Antonella Poli a trovare un altro personaggio chiave del territorio Bruno Bertoncini detto Pallera
che ci ha raccontato la difficoltà ma anche la bellezza di vivere in questa terra davvero unica e ci ha mostrato il suo metato.
Ma il bello doveva ancora arrivare. Abbiamo proseguito la strada lunga e silenziosa per interminabili km a passo d’uomo per arrivare sino a 950 mt in un posto da favola nascosto tra la bruma, Cerasa.
E’ difficile descrivere l’emozione che si ha giungendo in questo posto, siamo in colle, perfettamente isolati dal mondo dove non c’è internet e i cellulari non prendono. (forse posti come questo bisognerebbe trovarne più spesso).
dove vive solo una famiglia che si occupa di pecore garfagnine (da riproduzione), Mario e Gemma sono i genitori, Ombretta e Miriam le sorelle e Filippo e Alice i figli di Miriam (giunti oggi da Lucca per dare manforte alla famiglia)
Hanno preparato il pranzo per noi in maniera stupenda, come in casa, solo che eravamo quasi 20.
poi dei tordelli ottimi, ripieni, alla lucchese, di carne e conditi al ragù
poi arrosto, pollo ruspante e arista (la più saporita che abbia mai mangiato) e patate arrosto
per finire la crostata ma con tre tipo di marmellata, di mirtilli, di pesche e mista
Grazie Gemma e Mario, siete una famiglia fantastica!
E così, con questa chicca, finisce il nostro giro. È stato bello conoscere gli altri blogger con cui ho condiviso l’esperienza ma più che tutti è stato bello entrare nel vivo di questa terra che già amavo ma che adesso difficilmente dimenticherò nelle sue moltitudine di sfaccettature. Non resta che tornarci ancora!!
Cliccando qui potrete vedere tutte le foto su fb.
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Contatti:
IAT Garfagnana Informazioni e accoglienza turistica
Piazza delle Erbe, 1 Castelnuovo Garfagnana
Telefono +39 0583.65169 info@turismo.garfagnana.eu
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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