Il Ciliegiolo di Maremma è il vino in evoluzione
In realtà fino a qualche anno fa il Ciliegiolo veniva considerato come uva e non come vino, da unire magari al sangiovese, ma difficilmente per farne un vino in purezza ma ormai da tempo il Ciliegiolo di Maremma è il vino in evoluzione.
Infatti e non solo in Maremma il Ciliegiolo in purezza sta prendendo campo anche se obiettivamente tra i 57 ciliegioli presentati solo una decina è stata considerata degna di nota da un team di degustatori.
La critica enologica denota un grande interesse per questo vino ma spesso si ritiene che siano necessari degli aggiustamenti.
È stato molto importante che ci sia stata la seconda edizione della kermesse sul Ciliegiolo di domenica 16 e lunedì 17 giugno.
È stata un bel successo e ha portato alla Fortezza Orsini un pubblico attento di giornalisti, operatori del settore e di appassionati che ha potuto degustare diverse interpretazioni in purezza di questo vitigno.
Voluto dal Consorzio di Tutela Vini della Maremma Toscana, è stato un appuntamento nato dalla sinergia tra lo stesso Consorzio, Ciliegiolo Academy, Ciliegiolo d’Italia e FISAR Delegazione Colline Maremmane, l’agenzia organizzativa è stata invece MExTE Eventi.
È stata una due giorni di degustazioni con le migliori etichette di Ciliegiolo provenienti ovviamente dalla Maremma Toscana ma anche da altre zone della Toscana e dell’Italia intera, come Umbria, Liguria, Marche ed Emilia Romagna.
Erano presenti 33 aziende con i loro 57 Ciliegioli in purezza, oltre la metà dei quali con etichetta “Maremma Toscana DOC” prodotti da 26 aziende del territorio maremmano.
Francesco Mazzei presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana
“Abbiamo messo in risalto una selezione di Ciliegioli in purezza provenienti da diverse zone di Italia per poter raccontare le tante sfaccettature con cui questo vitigno si può presentare: si va dalle proposte dove la piacevolezza è di certo l’elemento distintivo fino a versioni più longeve e complesse”,
Per la nostra Denominazione si tratta di una varietà autoctona che ci sta dando belle soddisfazioni in tutte le sue varianti; noi produciamo complessivamente 7 milioni di bottiglie, delle quali in base agli ultimi dati circa 400.000 appartengono a questa tipologia che ben si presta a sempre nuove e diverse sperimentazioni.”
Sabato c’è stata una giornata interamente dedicata a giornalisti e degustatori professionisti durante la quale, grazie al servizio attento dei Sommelier Fisar, è stato possibile degustare, serviti a tavola, tutti i Ciliegioli in degustazione ed anche specifiche “verticali” di alcune aziende.
Luca Pollini direttore del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana
“Il pubblico è stato molto entusiasta di ciò che ha ritrovato nei calici, sui mercati vi sono etichette interessanti da zone d’Italia molto diverse tra loro.
Il Ciliegiolo ha sicuramente una forte sensibilità al terroir per cui è molto importante coltivarlo su terreni adeguati e la Maremma grossetana rappresenta una delle aree più interessanti per questa varietà, tanto che più di un quarto delle superfici di Ciliegiolo presenti in Italia sono in Maremma”.
Ecco le etichette che hanno attirato la nostra attenzione in ordine di degustazione da 1 a 57.
Nr. 1
Toscana IGT Ciliegiolo – Antonio Camillo 2023 – 25.000 bt – fermentazione spontanea in acciaio inox e affinamento in cemento.
Note di frutta rossa e fragole con discreta sapidità e finale lungo.
Nr. 8
Satus – Maremma Toscana Doc Ciliegiolo Bio Cantina La Selva – 2021 – 1.215 bt. – Acciaio Inox e 8 mesi di barrique di secondo e terzo passaggio.
Frutti rossi al naso, fresco e fruttato anche nel palato.
Nr. 14
Maestrale – Maremma Toscana Doc Ciliegiolo Fattoria Mantellassi – 2023 – 20.000 bt. – vinificazione in rosso con affinamento di due mesi in acciaio inox.
Frutta rossa al naso, vinoso e croccante in bocca.
Nr. 15
Sommo – Maremma Toscana Doc Ciliegiolo Girasasso – 2023 – 1.600 bt. – macerazione di 14/16 gg in inox a 26° affinamento 8 mesi in botti da 500 lt. di rovere.
Frutta rossa, fragole, ciliege con note mentolate per un vino di grande equilibrio.
Nr. 23
Rotulaia – Toscana Igt Ciliegiolo – Rascioni & Cecconello – 2023 – 15.000 bt. – Macerazione 25 gg. sulle bucce, temperatura 27 °, affinamento in cemento.
Nr. 30
San Lorenzo – Maremma Toscana Doc Ciliegiolo – Sassotondo – 2021 – 2.000 bt. – Acciao inox e legno da 10 ha.
Frutti rossi, ciliegia, equilibrato e piacevole in bocca dai toni sapidi ed eleganti per questa cru.
Nr. 37
Briglia – Maremma Toscana Doc Ciliegiolo – Terre dell’Etruria – 2022 – 7.000 bt. – Vinificazione in acciao inox e affinamento in bottiglia.
Note di cuio in un vino fragrante al palato.
Nr. 42
Toscana Igt Ciliegiolo – Fattoria Fibbiano – 2020 – 8.000 bt – fermentazione in cemento in cemento dove rimane per 4 mesi ed invecchiamento in botti di rovere di Slavonia per 12 mesi e per terminare 4 mesi in bottiglia.
Note di fragoline e frutti di bosco, un vino piacevole e brioso.
Nr. 43
Senza Rete – Costa Toscana Igt Ciliegiolo – Senza Rete Ciliegiolo – 2021 – 5.000 bt. – 6 mesi in botte di rovere da 30 hl. senza controllo di temperatura e solfiti aggiunti.
Frutti rossi al naso con molto succo, un vino dal grande carattere in bocca.
Questi sopra descritti sono i 9 vini tra 57 che hanno destato la nostra attenzione per equilibrio, piacevolezza di beva e correttezza nella preparazione.
I primi sette appartengono alla Maremma mentre l’ottavo alla zona Terre di Pisa e l’ultimo alla zona di Montalcino.
La domenica mattina, sempre per gli addetti ai lavori si è svolta una importante masterclass condotta da Christian Roger
Un appuntamento davvero interessante in cui abbiamo degustato alla cieca gli otto vini cercando di indovinarne la provenienza.
Gli otto vini in degustazione.
Aspettiamo con fervore la prossima edizione sicuri che i Ciliegioli meritevoli di attenzione saranno molti di più.
Consorzio di Tutela Vini della Maremma Toscana
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