Osteria di Fonterutoli e l’ospitalità dei Marchesi Mazzei

Osteria di Fonterutoli e l’ospitalità dei Marchesi Mazzei

Il territorio del Chianti è inimitabile, un’area che ci invidia tutto il mondo dove si produce il Chianti Classico, nei vigneti incastonati tra i boschi e i dolci declivi ed è proprio qui che troviamo l’Osteria di Fonterutoli e l’ospitalità dei Marchesi Mazzei, un luogo perfetto per un One Day Out.

Tutto inizia nel piccolo borgo di Fonterutoli, da sei secoli della famiglia Mazzei, che accoglie anche le 17 camere, tutte in stile toscano autentico, dove gli ospiti possono rilassarsi in un ambiente incontaminato lontano dai ritmi incessanti e dal logorio della vita moderna.

Lapo Mazzei, ci accompagna alla scoperta di questo gioiello chiantigiano raccontandoci storie familiari e aneddoti curiosi.

Non esiste una piscina nel borgo ma per che la desiderasse potrà usufruirne in un podere della proprietà non troppo distante dalle camere.

Osteria di Fonterutoli

Per mangiare c’è l’Osteria di Fonterutoli che propone la storia della cucina territoriale interpretata in modo gourmet e ricercato dallo Chef Matteo Caironi che utilizza prodotti di zona, stagionali e selvaggina locale della riserva di caccia della Tenuta.

Noi abbiamo assaggiato il menù degustazione, abbinato ai vini della tenuta, accomodati sotto il grande albero che di giorno ombreggia i tavoli.

Il benvenuto è stata una saporita Polpettina di salsiccia toscana con maionese ai lamponi e germogli.

Gli antipasti

L’antipasto, piuttosto delicato, è stato la Terrina di fagiano, terra di ceci, crema di cipolla in agrodolce e le jus del fagiano. Un inizio reso saporito dalla salsa.

Per continuare uno Sformatino di pecorino di Pienza su confettura di pere, sedano rapa ed insalatina Sakura, un piatto delicato e gradevole.

I primi piatti

Il primo piatto, per rimanere in perfetto stile toscano è stato uno Spaghettone ai due pomodori, rosso e arancione e quenelle di spuma di aglione con germogli di cipolla. La freschezza del pomodoro abbinata all’aglione ne fa un piatto semplice ma di carattere e saporito.

Belli saporiti e di carattere i Tortelli ripieni di selvaggina, cinghiale e capriolo, spuma di burro alle erbe aromatiche, polvere di cipolla e germoglio di cetriolo.

Il secondo piatto

Saporiti ed in perfetto tema alla cena i Medaglioni di faraona con sedano rapa alla nocciola e amarene.

Il dessert

Curioso e divertente, quantomeno inusuale, La piantina al vento, con crumble leggermente salato di cioccolato fondente e cacao con gel di pere e crema pasticcera al rum.

I vini abbinati alla cena

I vini abbinati al menù sono stati ben scelti dalla ricca collezione della tenuta sia il Belguardo dalla Maremma che Il Castello di Fonterutoli Gran Selezione ed il Concerto.

Abbiamo terminato con Siepi, il top di gamma, che ci ha deliziato con le sue intense note ben dosate tra le sue componenti di 50% merlot e 50% sangiovese. Un bouquet intenso e delicato con leggere note legnose, piccoli frutti rossi e tanto carattere.

Società Orchestrale di Fonterutoli

Per chi cerca qualcosa di più semplice, senza privarsi della possibilità di assaggiare i vini di Castello di Fonterutoli, abbinati ad accurate selezioni di prodotti toscani, può invece scegliere la Società Orchestrale di Fonterutoli, vecchio ritrovo dove si riunivano i componenti dell’Orchestra del paese e oggi trasformato in wine bar.

Noi l’abbiamo provata a pranzo ed abbiamo assaggiato:

Una leggera e appetitosa Insalatona Fonterutoli con rucola, mozzarella, pomodoro e melanzane grigliate

La sempre gradita Pappa al pomodoro, tra i più canonici dei piatti toscani.

ed abbiamo terminato con assaggi di golose bruschette miste di cui la Società Filarmonica offre un’ampia variante.

Se poi volete acquistare dei vini potrete andare tranquillamente all’Enoteca.

Qui troverete tutta la produzione sia del Castello di Fonterutoli nel Chianti, Belguardo in Maremma e Zisola in Sicilia ma viene anche distribuita Villa Marcello in Veneto, di un altro ramo della famiglia.

Il territorio

L’azienda Castello di Fonterutoli copre una superficie complessiva di 650 ettari, di cui 117 vitati e divisi in sette zone, situate tra i 220 e i 570 metri sul livello del mare e a loro volta suddivise in 120 singole parcelle.

Castello di Fonterutoli è sicuramente il cuore storico del Chianti Classico sia dal punto di vista del territorio sia per la produzione vitivinicola ed un sicuro riferimento per la salvaguardia della denominazione.

La tenuta è guidata dal progenitore Lapo Mazzei e dai figli Francesco e Filippo contornati da figli e nipoti, tra cui Lapo nella foto, ognuno con un ruolo ben definito in azienda.

Le novità in cantina

Tre nuovi Chianti Classico Gran Selezione vanno oggi ad arricchire la numerosa gamma di proposte della cantina di Castello di Fonterutoli che provengono da tre diversi comuni.

Da Castellina in Chianti – Castello di Fonterutoli Chianti Classico Gran Selezione, un vino caratterizzato da struttura, eleganza e mineralità.

Proviene dalle migliori 11 particelle di vigneti che circondano il borgo di Fonterutoli.

Da Castelnuovo Berardenga – Vicoregio 36 Chianti Classico Gran Selezione, un vino intenso, ricco di colore e dal profumo suadente.

Proviene dall’omonimo vigneto dove sono stati allevati 36 diverse tipologie di sangiovese provenienti da studi e ricerche aziendali molto approfondite.

Da Radda in Chianti – Badiòla Chianti Classico Gran Selezione, un sangiovese elegante, fresco, di grande verticalità e carattere raddese indiscusso.

Proviene da vigneti allevati a 570 mt di altitudine, tra i più alti del Chianti Classico, su terreni di arenaria e galestro.

Naturalmente potrete scegliere, visitando la cantina di effettuare anche una degustazione che varia nella gamma e nell’offerta a seconda dei vostri desideri.

Al risveglio

Dopo la notte, passata nel tranquillo borgo, al nostro risveglio ci aspettava la colazione, ricca e varia.

Abbiamo passata un momento ricco di spunti e di riflessioni dedicate a pensare quanto a volte fa bene “staccare” dalla routine quotidiana ed immergersi in altre realtà che ti fanno sognare sia dal punto di vista emotivo che gustativo.

Un One Day Out full immersion nel fantastico mondo del vino assaporando piatti gustosi in un ambiente fuori dal mondo! Cosa si può volere di più?

© Tutte le foto dell’articolo sono scattate da Alireza Mohtashami ed  hanno copyright by marcobechi.it 

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