Siamo lungo la strada che da Siena procede verso l’aretino, qui l’antico borgo di Castel Monastero d’Ombrone ospita quello che oggi è Castel Monastero diventato dieci anni fa un resort con un’accoglienza diffusa tra il borgo principale prospiciente la piazza ed i casali adiacenti. La parte dirigenziale di tutta la struttura è ormai da anni demandata a Graziella Arba che coordina il resort e tutte le attività connesse. Castel Monastero ha 74, tra camere, suite ed unità immobiliari che compongono l’offerta di accoglienza arricchita da due ristoranti, il gourmet “Contrada” ed il ristorante toscano “La Cantina” ricavato nella cantina duecentesca del borgo. Un fiore all’occhiello della struttura è la SPA con 8 sale trattamenti, la zona “aqua benessere” e 3 piscine esterne, di diversa profondità che sembrano quasi formare una cascata rivestite di inconsueta pietra nera.
Oggi Castel Monastero, membro di The Leading Hotels of the World, offre un’accoglienza dal sapore toscano ma arricchita da tocchi di modernità. Infatti è così che le camere e le suite, insieme alla villa, rendono omaggio all’eleganza rustica ed armoniosa delle antiche dimore toscane. Il mix con elementi in stile contemporaneo personalizzano le singole camere ed è proprio in uno dei casali immersi nella natura che si nasconde la Spa.
La Spa è veramente un must da non perdere che racchiude oltre alla vasca con l’acqua salata per un totale galleggiamento e relax anche un angolo privato per coppie, la Spa Suite, riservata a chi desidera vivere l’esperienza spa nella privacy più totale.
Dopo la parte relax, per corroborare la mente e lo spirito, occorre pensare al gusto e non c’è niente di meglio che affidarsi nella mani dell’Executive Chef Enrico Marmo che è responsabile di tutto il comparto ristorativo della struttura di Castel Monastero, a cominciare dalle colazioni, al pranzo nella Cantina Toscana, agli aperitivi nella piazzetta ed alla cena gourmet al Contrada.
Enrico Marmo, nato a Canelli (AT) nel 1987 è divenuto da quest’anno l’Executive Chef. Enrico, appassionato di cucina sin da piccolo, grazie all’amore trasmessogli dalle due nonne, ha frequentato dapprima l’alberghiero e quindi la specializzazione nella scuola marchesiana Alma. È stata una formazione importante che gli ha dato la possibilità di lavorare dapprima nelle cucine del Gellius di Cracco a Oderzo (TV), dove è stato fondamentale l’incontro con Matteo Baronetto che lo ha colpito per la creatività e la capacità di interpretare la cucina in una chiave più intima e personale. Nei cinque anni successivi torna a casa, all’Enoteca di Canale d’Alba, al fianco di Davide Palluda. Poi da Pina Beglia ai Balzi Rossi ed è qui in Liguria che è rimasto sino allo scorso anno per poi approdare a Castel Monastero.
Prima di accomodarci nei tavoli del ristorante gourmet della caratteristica piazza di Castel Monastero, per assaggiare la cucina dello chef, abbiamo avuto il tempo di rilassarci e di assaggiare un paio di drink preparati dal giovane barman Alessandro Arba.
Ci ha preparato due gradevoli cocktails: Gin tonic con gin Krafter’s aromatico ai fiori e “Contrada verde” analcolico, abbinati ad una selezione di chips di vegetali essiccati, sedano con caprino, pizzette, chicchi d’uva e prosciutto crudo.
Eccoci alla fine a tavola nella suggestiva piazza dell’antico borgo.
Il pasto inizia con l’aperitivo, il cestino del pane, una pagnotta realizzata con il 60% di farina di farro della Garfagnana, semi di lino e di girasole, con pasta madre, chips di panissa con farina di ceci e mousse di ceci poi due airbag cracker con pappa al pomodoro.
Lo chef ci fa assaggiare una sua colorata reinterpretazione della Panzanella di pane toscano raffermo, con pomodori freschi a cubetti e gamberi crudi.
Il successivo assaggio riguarda il sapido e gustoso Raviolo alla puttanesca con pomodoro fresco, semi di pomodoro e acciuga.
Un piatto di cui è orgoglioso lo chef è il saporito Risotto Chianti Wild con selvaggina, salsa al ginepro e fiori di ibisco che dona al palato sapori pieni di carattere e gustosa struttura.
Delicato per l’attenta preparazione è il Capriolo con tartare di pastinaca e salsa alla pastinaca aromatizzata alla paprika.
Sentori freschi e delicatamente acidi nell’Insalata fresca di pesca tabacchiera con verbena fresca e gelatina ghiacciata di infuso alla verbena.
Piacevole e amabilmente dolce la Ginestrata con le mele della Val di Chiana, crema con noce moscata, anice stellata e coriandolo e sorbetto di mela grattugiata e fiori di begonia.
Una serata passata al chiaro di luna in un contesto dalle note evocative dei tempi passati che ci ha fatto capire quanto sia bello e rilassante il silenzio in mezzo alla campagna.
Dopo la piacevole notte trascorsa nella Junior Suite con vista sulla Piazza Medievale la mattina ci siamo rifocillati con la bella colazione, sempre in piazza e poi dopo ancora un passaggio in piscina siamo andati a conoscere lo chef Luigi Pacifico che si occupa de La Cantina.
Qui è disponibile tutto il giorno un’offerta gastronomica più easy che può essere un semplice e saporito antipasto con pane tostato, burrata e sott’oli
oppure anche, per gli affezionati del panino, una versione più ricercata dell’hamburger.
Comunque e dovunque si vada a Castel Monastero l’ambiente è sempre ricercato e di tendenza.
Monastero d’Ombrone Siena – Italia
Scritto da Marco Bechi +393394977937 marcobechi.it@gmail.com
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