Nelle vie del centro fiorentino, dove è facile trovare osterie e locali che, in maniera molto standard, propongono la “toscanità” ad ogni costo, talvolta si trova qualche luogo che, fortunatamente, emerge per tutto quanto lo riguarda. È il caso de La Ménagère.
Da Giugno 2015 questo concept restaurant, ma non solo, anche cocktail bar, fioraio e negozio di casalinghi, si è imposto nel panorama fiorentino ed è qui che da ottobre dello stesso anno ha fatto il suo ingresso Luca Manni.
La storia professionale di Luca, nato nel 1983, è incominciata nel 2003, dunque da ventenne ha iniziato il mestiere come barman serale operando in vari locali fiorentini, ma più che altro, come “freelance” per grandi eventi (presentazione di autovetture, serate a tema, inaugurazioni ecc…). Nel 2007, per un anno, ha prestato la sua opera al bar del Golden Wiew, confrontandosi e crescendo professionalmente. Dal 2008 al 2013 è diventato socio di “Sei Divino”, vivendo un’importante esperienza formativa anche sul piano umano e, sempre in società, apre il pub “One Eyed Jack”. Dal 2013 al 2015 torna al Golden View come capo barman e subito dopo arriva a La Ménagère dove attualmente riveste l’incarico di Capo Barman e dove, in linea con l’ambiente, è riuscito a dare un tocco di stile alla sua Mixology.
La carta dei drink è differenziata tra “Bistrot”, al piano di ingresso, dove sono elencati 6 cocktail classici e 4 a base di un Simple Irish Whiskey e la sala “Live Music”, al piano sottostante, dove vengono serviti solo i 10 “Signature”. A breve si arricchirà di una particolare selezione di altri 9 “Signature Cocktail di Luca Manni per La Ménagère” di cui fanno parte i drink che abbiamo assaggiato.
Il primo, French 1896, a base di Franciacorta, Gin, aromi alla menta, frutti rossi, peperoncino sour fresco, lamponi e germogli è servito in modo tale che il cliente possa dosare a suo piacimento la quantità da mescolare
per ottenere un drink secondo il suo gusto. Di base è una bevuta per intenditori ed amanti dello spiccato gusto secco.
Di altro genere il Centrifugo, composto da Campari aromatizzato al peperoncino, riduzione di Campari, mela verde, carota, zenzero, semi di papavero nero e semi di sesamo. Una esplosione di freschezza che colpisce il palato dovuta alla frutta e alla verdura in cui emerge un netto e piacevole retrogusto del Campari aromatizzato. Un drink adatto al caldo estivo e per tutti i palati.
Intrigante come il nome e il suo aspetto, Amor Toujours, a base di Vodka, essenza di rosa, succo al Passion Fruit, sciroppo al Passion Fruit home made, crumble al cioccolato salato e pistacchi e sour fresco, che regala, assaggiandoli insieme, un morbido e avvolgente equilibrio tra la vodka e la frutta con la voluta predominanza aromatica del Passion Fruit.
La quarta proposta Etè, con Lillet Blanc, liquore ai fiori di Sambuco, Amaro Petrus, Ginger Beer, Falernum home made, lime, zenzero, germogli e semi di papavero nero, è una esperienza molto interessante con una gradevole punta di amaro in equilibrio e eleganza tra la parte inferiore (francese) e la parte superiore con il giro di Petrus. Scegliete voi come berlo.
Cambiamento di stile fortemente voluto nel quinto drink Vide, con Rum scuro, Cognac, Bourbon, Liquore Amaretto Bitter, scorze di agrumi, ribes rosso essiccato e cioccolato con affumicatura di corteccia di pino di Donoratico.
Viene servito in un sacchetto sottovuoto da aprire e versare a cura del cliente che può inserire o meno anche la parte di infusione con le scorze. Una bevuta dedicata agli appassionati di cognac, e non solo, che propone eleganti note affumicate al primo impatto e dopo gradevoli sentori di arancia che si perdono piacevolmente nel palato.
Il pezzo forte, il cavallo di battaglia di Luca, è, a suo dire, senza dubbio l’Old Manhattan, a base di Bourbon, Vermouth aromatizzato alla Vainiglia, Angostura, Bitter all’arancia, Bitter al cioccolato vaporizzato, zucchero, scorze di agrumi, cioccolato in scaglie e cannella. Non possiamo dargli torto, il drink risulta un’intrigante connubio tra cioccolato e vaniglia, una “chicca” da dopo cena che può concludere e completare armonicamente anche un pasto complesso.
A La Ménagère, al Bistrot, vengono serviti anche spuntini da abbinare al cocktail che preferite
Ma, come ho detto all’inizio, questo locale è multiforme e tra l’altro, esiste anche un ristorante Gurmet di livello in un ambiente davvero inconsueto, ma magari di questo parleremo un’altra volta.
Alcune fasi della preparazione:
Grazie e complimenti a Luca Manni e a La Ménagère
Della serie “Cocktails a Firenze” sono stati pubblicati, incluso questo, anche altri articoli
- “Locale”
- “Rasputin”
- “Atrium Bar Four Season”
- “Harry’s Bar”
- “Se.Sto on Arno”
- “The Fusion Bar & Restaurant”
- “St. Regis Winter Garden Bar”
- “Hotel Plaza Lucchesi -Empireo”
- “Gurdulù”
- “Caffè Florian”
- “La Ménagère”
- “Ditta Artigianale Via dei Neri”
- “Bitter Bar”
- “Mad”
- “Gilò Pianobar”
- “Ditta Artigianale Oltrarno”
- “Rex Firenze”
- “O’Cafè – Golden View Open Bar”
- “I Cinque Sensi”
- “Vanilla Club”
- “Bistrot Cafè 19.26 “
- “Bar de L’O Hotel dell’Orologio”
- “Pool Bar Villa Cora”
- “Bibendum Bar Hotel Helvetia & Bristol”
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Contatti:
La Ménagère
Via de’Ginori 8r Firenze aperto tutti i giorni 7:00 a.m. – 2:00 a.m.
tel. +39.055.0750600 fax. +39.055.07506001 info@lamenagere.it
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Scritto da Marco Bechi +393394977937 mb@marcobechi.it