Slow Food Editore e Slow Food Toscana hanno organizzato la presentazione di “SLOW WINE 2011…..Storie di vita, vigne e vini in Italia”
con la collaborazione di Slow Food Siena e del Consorzio del Brunello di Montalcino – sabato 13 Novembre 2010
alle ore 11.00 al Teatro degli Astrusi Marco Bechi, ha salutato i convenuti dando il via all’evento delle presentazione della guida che si è svolta con interventi del Sindaco di Montalcino, Maurizio Buffi, del Vice Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino Donatella Cinelli Colombini, del Presidente di Slow Food Toscana Raffaella Grana, di uno dei due Curatori nazionali della guida, Giancarlo Gariglio, poi a seguire hanno preso la parola i quattro Coordinatori Toscani: Stefano Ferrari, Vito Lacerenza Fabio Pracchia e Fausto Ferroni.
Al termine conclusioni del Presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese che ha poi chiamato sul palco tutti i collaboratori toscani.
ore 15.00 degustazione, al Centro congressi, di ottantatre vini toscani che hanno avuto il riconoscimento “Grande Vino”, “Vino Quotidiano”e di vini di aziende contrassegnate da “Bottiglia” e “Moneta” sino alle ore 19.00.
Erano presenti molti dei componenti del “Gruppo vino” toscano che hanno fatto le visite nelle aziende, assaggiato i vini e compilato le schede finali.
Come è fatta la guida e perchè è diversa dalle altre?
Per descrivere la realtà del vino si doveva conoscerla uscendo dalle sale degli assaggi, per compiere un viaggio su e giù per la nostra penisola. Più di 2.100 cantine visitate, migliaia di vigneti calpestati, tante domande e interviste guardandoci negli occhi. E’ proprio grazie a questa nuova concezione che il testo racconta degli sforzi agronomici compiuti dall’azienda oggetto della recensione e ci dà un insieme di informazioni che ne descrive le vigne, i vitigni piantati e la filosofia che accompagna il lavoro dei viticoltori.
Slow Wine ha quindi abbandonato il metodo di giudizio a punteggi, troppo limitante per poter raccontare le 1850 aziende presenti in guida.
Tre sezioni descrivono le cantine nel loro insieme: Vita, le storie degli uomini e delle donne che sono stati i protagonisti di queste realtà; Vigne, i vigneti visitati e descritti nelle loro caratteristiche e modalità di conduzione; Vini, raccontati in modo semplice e correlati da una buona serie di dati. Per offrire una chiave di lettura su ogni singola azienda recensita, perché la valutazione che più ci piace è quella che prende in considerazione la cantina nella sua interezza, sono stati adottati tre simboli per altrettante possibili chiavi di lettura.
La Chiocciola (emblema di Slow Food), come simbolo assegnato a una cantina che ci piace in modo speciale per come interpreta valori (organolettici, territoriali, ambientali e identitari) in sintonia con Slow Food; la Bottiglia, simbolo assegnato a quell’azienda che ha espresso un’ottima qualità media per tutte le bottiglie presentate alle nostre degustazioni; infine la Moneta, simbolo assegnato a quell’azienda che ha espresso un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie presentate alle nostre degustazioni.
Le stesse tre categorie sono poi state applicate anche ai vini. Vini Slow: bottiglie che, oltre a una qualità organolettica eccellente, riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente. Grandi Vini: le migliori bottiglie sotto il profilo organolettico. Vini Quotidiani: bottiglie che costano fino a 10 euro in enoteca, dall’eccellente rapporto tra la qualità e il prezzo. I numeri di questa opera editoriale: 2.100 cantine visitate e 1.850 raccontate, 21.000 vini degustati, operando una selezione molto rigorosa sono stati recensiti esclusivamente i migliori 8.400.
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