(Tutte le foto dell’articolo sono di Alireza Mohtashami)
Borgo San Jacopo * e il fascino riflesso di Ponte Vecchio
Lungarno Collection a Firenze ha una splendida collezione di Hotel di lusso in prossimità dell’Arno. Qui si trova anche l’unico ristorante con la stella Michelin sull’Arno fiorentino: Borgo San Jacopo * e il fascino riflesso di Ponte Vecchio.
Una posizione davvero invidiabile dalla cui sala del ristorante, delle ampie finestre, si ha quasi l’idea di essere a bordo di una grande imbarcazione da cui si vede l’acqua scorrere.
Eravamo già stati qua e con piacere abbiamo riassaggiato la cucina dello chef Claudio Mengoni perché fa parte di quei ristoranti virtuosi e di altissima qualità che non sono poi così comuni da trovare.
Abbiamo visto una grande evoluzione sia nel concetto di cucina che nella preparazione dei piatti che sono delicatamente di carattere e strutturalmente ben concepiti.
Ecco la mia sintetica analisi complessiva ed oggettiva sul ristorante contestualizzandone la tipologia:
Il nostro menù degustazione
Il nostro percorso inizia con i Grissini con crema di ricotta di bufala con una tigella e lardo di Colonnata.
L’amuse-bouche composta da taco con tartare du ricciola con maionese al nero di seppia, meringa salata con crema di finocchi alla base, sgombro marinato con riduzione di arancio, tartelletta cacio e pepe ripiena di crumble di prosciutto di parma, caprino fresco e semisfera di ‘nduja e cannolo preparato con farina di ceci ripino di crema di faraona e riduzione di barbabietola a guarnire e pera allo zenzero.
Cracker rosso, cremoso di pinoli, prosciutto d’anatra fatto in casa guarnito con gelée e fettine di fragola, accattivante.
Ci viene poi servito il pane, due tipi, una pagnotta semintegrale con semi di lino ad alta idratazione e un pane sfogliato al burro alla francese, il tutto accompagnato da un selezionato olio EVO toscano.
Gli antipasti
Il carciofo, topinambur, pancia di maiale e arancia, colorato, sapido e gustoso di grande equilibrio e piacevolezza (dal menù Spring), la dignità restituita al vegetale che viene parificato ad un complesso piatto di più alto livello.
Fassona, battuta di manzo con ostrica scottata, sedano, vermouth, rafano e zeppole alle alghe, una tartare di carne che, grazie alla preparazione, è in bocca scioglievole e resa appetitosa dal condimento in un carosello di sapori che rendono questo piatto iconico e godibile da mangiare con facilità come le barche sull’Arno che scivolano sull’acqua.
I primi piatti
Ravioli, piselli, pappa al pomodoro, scampi crudi e il suo consommé, già al profumo la portata si presenta e conquista l’occhio e conforta il palato.
Sapore deciso, fresco ma lungo allo stesso tempo, un piatto che non vorresti che finisse mai per il gustoso brodo che profuma e ci dona sapore di mare che ci avvolge.
Fusilli, ristretto di granchio, finocchio, gamberi rossi di Mazara del Vallo e calamaretti spillo, una proposta delicata nel gusto in cui emergono, per la loro dolcezza, i gamberi ed i calamaretti spillo.
I secondi piatti
Rombo chiodato, lattuga romana, mandorle e prosciutto di Parma, un’interpretazione diversa di un piatto apparentemente delicato e spinto dalla guarnizione della salsa al prosciutto posizionata sopra la lattuga.
Di notevole rilievo il pairing con il Nerello Mascalese.
Maialino da latte in porchetta con radicchio rosso al Porto, mela Annurca e senape Dijon, appetitoso e goloso per la crosta croccante che ben si sposa con la senape e la verdura.
Divertente, una vera experience, forse il piatto più rilevante e gustativamente ineccepibile nella sua apparente semplicità ma dove si avverte la perfetta conoscenza degli ingredienti.
I dessert
Semifreddo al lemon curd, perfetto esempio che stempera il “prima” per preparare al “dopo”.
Fragola, pistacchio e mascarpone – Sfera cremosa fragola e pistacchio con gelato al mascarpone, fresco, primaverile, giocoso, un dessert facile da gustare per le sue corrette sfumature non stuccose.
Babà fiorentino, bagna all’alchermes, crema al cioccolato fondente, gelato alla ricotta di bufala, il dolce che rappresenta l’Italia in chiave fiorentina con l’uso dell’alchermes.
Un felice incontro a metà strada tra zuccotto e babà.
Petit Four
Piccola pasticceria con lollipop al pistacchio, tartelletta con crema di caramello, tortina al cioccolato fondente con copertura al rocher e tartelletta con crema al limone
Il servizio è stato svolto in maniera impeccabile sotto la supervisione dell’Head Sommelier Salvatore Biscotti che ha curato il pairing servendo anche vini inaspettati e forse particolarmente “difficili” ma perfettamente abbinati che solo grazie alla sua lunga preparazione è riuscito a consigliarci.
Un’esperienza estremamamente significativa che ci ha divertito, arricchito gastronomicamente ed enologicamente in un ambiente raffinato ed elegante con un mood da città metropolitana.
Una cucina pacifica che va piano e porta lontano nel suo percorso gustativo che cresce sino al culmine dell’ultima portata [di carne] per poi acquietarsi e dare concretezza con le note rassicuranti dei dolci.
Borgo San Jacopo, 62/R Firenze
Tel. +39 055 281661 – Mail bsj@lungarnocollection.com
Prenotazioni via Whatsapp: +39 342 1234710
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