Claudio Mengoni lo chef di BSJ
Claudio Mengoni lo chef di BSJ

Borgo San Jacopo la stella sull’Arno con lo chef Claudio Mengoni

Borgo San Jacopo la stella sull’Arno con lo chef Claudio Mengoni

I ristoranti stellati Michelin fiorentini sono una discreta quantità ma l’unico vicino a Ponte Vecchio è Borgo San Jacopo la stella sull’Arno con lo chef Claudio Mengoni.

Potete trovarlo con facilità, venendo dal Duomo attraversate Ponte Vecchio e girare a destra.

Dopo un centinaio di metri siete arrivati e potrete ammirare una delle visuali più incredibili del Ponte Vecchio affacciandovi alla terrazza sull’Arno.

L'hotel Lungarno visto dall'Arno
L’hotel Lungarno visto dall’Arno

Dall’ingresso dell’Hotel Lungarno si accede sia a Le Picteau, il bistrot italiano, che al Ristorante stellato Borgo San Jacopo, più conosciuto come BSJ.

Il ristorante, con splendida vista sull’Arno, è una meta ambita per turisti provenienti da tutto il mondo per la tipologia di proposta della cucina sia italiana che internazionale, ma è frequentato anche dai fiorentini.

La cantina soddisfa anche le persone più esigenti perché offre un panorama di 950 etichette dei migliori vini regionali e internazionali tra cui gli ospiti possono scegliere a seconda della tipologia del menù.


Ecco la mia sintetica analisi complessiva ed oggettiva sul ristorante contestualizzandone la tipologia:

Lo chef Claudio Mengoni

Dal 2019 guida la cucina il giovane (classe 1984) l’head chef fiorentino Claudio Mengoni coadiuvato dal sous-chef Filippo Ristori.

In sala il Restaurant Manager Diego Cognetti e il Sommelier Salvatore Biscotti.

Il Sommelier Salvatore Biscotti, lo chef Claudio Mengoni e il Restaurant Manager Diego Cognetti
Il Sommelier Salvatore Biscotti, lo chef Claudio Mengoni e il Restaurant Manager Diego Cognetti

Mengoni è giovane ma di grande esperienza, l’ha maturata da Andrea Berton al Trussardi alla Scala **, da Gaetano Trovato al Ristorante Arnolfo ** e da Andrea Migliaccio all’Olivo ** del Capri Palace.

All’estero sono stati molto importanti i passaggi a Londra e poi i tre anni e mezzo passati a Barcellona dove si è specializzato nella cucina catalana che gli è stato di spunto per far emergere nei piatti tutti quei sapori mediterranei.

Poi il periodo all’ Enoteca Pinchiorri *** di Firenze, seguito da l’Assaje * dell’Hotel Aldrovandi di Villa Borghese dove Claudio ha conquistato la sua prima stella nel 2016, poi rinnovata negli anni successivi.

Borgo San Jacopo
Borgo San Jacopo

Il Design

L’architetto fiorentino Michele Bönan si è ispirato al fascino dell’Italia anni ’50 e allo stile e alla creatività di Salvatore Ferragamo, emblema del Made in Italy.

Le pareti del ristorante accolgono disegni e fotografie di moda, insieme ai ritratti dei grandi protagonisti dell’epoca.

Un’ampia vetrata, nella cornice di un arco, apre l’ambiente alla bellezza dell’Arno e di Firenze, quando si cena al piano superiore sembra quasi di essere su una nave da crociera da cui si intravede l’acqua.

Anche le luci, d’ispirazione cinematografica, creano l’atmosfera di un set anni ’50, illuminando con discrezione l’ambiente e i tavoli.

Le tovaglie bianche di lino e il raffinatissimo grigio dei tessuti d’arredo si armonizzano elegantemente con le tonalità calde del parquet di noce e i dettagli più scuri dell’ambiente.

La tavola a Borgo San Jacopo
La tavola a Borgo San Jacopo

La filosofia dello Chef Claudio Mengoni

L’identità della cucina è stabilita dalla sua esperienza già acquisita prima di arrivare a Firenze.

La sua è una cucina “cucinata” non molecolare, rispetta la stagionalità, le materie prime e il territorio.

Nonostante Claudio sia fiorentino e lavori con fornitori ed ingredienti toscani non fa una cucina toscana nè una cucina contaminata da altre tecniche esterofile, come è di moda, ma solo cucina italiana.

La calamarata di scorfano, broccoli e dragoncello ed il maialino porchettato sono due dei piatti più rappresentativi ed identitari della sua esperienza.

La sua è una cucina preparata affinché piaccia a tutti che abbracci a largo raggio più esigenze gustative.

Noi abbiamo assaggiato il menù:

 L’Autunno

Abbiamo iniziato con il benvenuto dello chef – Crema di cavolfiore con cozze, piacevole croccantezza, saporito ed appetitoso dalla morbida consistenza.

Crema di cavolfiore con cozze
Crema di cavolfiore con cozze

L’antipasto

La Zuppa di funghi porcini, fingerli e trombette con ricotta di bufala e pancetta, un classico autunnale interpretato con maestria, appetitoso, divertente, saporito e sfizioso.

Buona la texture delle consistenze e dai piacevolissimi profumi.

Zuppa di funghi porcini, fingerli e trombette con ricotta di bufala e pancetta
Zuppa di funghi porcini, fingerli e trombette con ricotta di bufala e pancetta

Il primo piatto

I Tagliolini con carciofi, bottarga di tonno e gamberi rossi crudi, un’interpretazione classica e delicata, gradevole ed adatta a palati raffinati ma anche per i più semplici.

Tagliolini con carciofi, bottarga di tonno e gamberi rossi crudi
Tagliolini con carciofi, bottarga di tonno e gamberi rossi crudi

I secondi piatti

La Ventresca di tonno con millefoglie di zucca, nocciole, caffè e salsa all’arancia, un piatto giocato tra l’equilibrio e la compostezza data dal felice abbinamento della “grassezza” della ventresca con l’acidità della salsa all’arancia, la dolcezza della zucca e la croccantezza delle nocciole.

Una portata con equilibrio senza eccessi.

Ventresca di tonno con millefoglie di zucca, nocciole, caffè e salsa all'arancia
Ventresca di tonno con millefoglie di zucca, nocciole, caffè e salsa all’arancia

Come pezzo forte ci è stato servito Il piccione con castagne, cipollotti borrettani al vin santo e gruè di cacao, Un piatto raffinato con una mano internazionale che rappresenta la toscanità in una maniera fruibile da tutti gli ospiti non italiani.

Consistenza e carattere delicato e ben equilibrato.

Il piccione con castagne, cipollotti borrettani al vin santo e gruè di cacao
Il piccione con castagne, cipollotti borrettani al vin santo e gruè di cacao

Il dolce preparato dal pasticcere Antonio Pianese

Come predessert un goloso e curioso Lollipop con biancomangiare ricoperto al cioccolato con crema al frutto della passione.

Lollipop con biancomangiare ricoperto al cioccolato con crema al frutto della passione
Lollipop con biancomangiare ricoperto al cioccolato con crema al frutto della passione

Per dessert Babà pera e cioccolato, un babà di ispirazione partenopea ma realizzato al cacao e marinato con il frutto della passione,  con cremoso al cioccolato e crema alla fava tonka, arricchito con foglia d’oro.

Struggente e goloso, ricco e divertente per la complessa costruzione gustativa.

Babà pera e cioccolato
Babà pera e cioccolato

Per finire les petits fours

Les Petits Fours
Les Petits Fours

Una degustazione molto gradevole, saporita ed adatta per tutti i gusti in una cornice invidiabile a due passi dall’Arno.


BSJ

Borgo San Jacopo, 62/R Firenze

Tel. +39 055 281661 bsj@lungarnocollection.com  –  WhatsApp Lungarno Dining +393421234710


© Tutte le foto dell’articolo sono scattate da Alireza Mohtashami ed  hanno copyright by marcobechi.it 

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