(Tutte le foto dell’articolo sono di Alireza Mohtashami)
La cucina in movimento dello chef Claudio Lopopolo al Relais Le Jardin
Abbiamo già parlato più volte di questa bellissima realtà a Firenze e proprio per questo abbiamo capito di quanto fosse in evoluzione la cucina in movimento dello chef Claudio Lopopolo al Relais Le Jardin dell’Hotel Regency.
L’anima pugliese dello chef emerge nella continua ricerca di contemporaneità e modernità nella cucina senza dimenticare un tocco, un ingrediente e una ricetta rielaborata che racchiuda un pò di Puglia.
Abbiamo visto un cambiamento positivo dall’ultima volta che l’abbiamo provato e adesso capiamo meglio la sua filosofia con il giusto carattere e consistenza che da alle sue creazioni.
Il ristorante è molto intimo sia per i toni cromatici che per l’arredamento che include una ricercata accoglienza in pochi tavoli.
L’ambiente suggestivo del ristorante si trova all’interno dell’Hotel Regency che insieme all’Hotel Lord Byron a Roma furono ideati da Amedeo Ottaviani con lo stesso stile Art Deco per offrire un’accoglienza ricercata, con stile familiare ma raffinata.
Le camere sono un esempio dello stile che potrete trovare, un sobrio stile Art Deco differente in ogni tipologia di camera anche con diverse tonalità di colore ma tutte calde ed accoglienti.
Al piano terra dell’Hotel si trova il ristorante che è direttamente collegato con il giardino dove, con la bella stagione, si effettua il servizio della cena ma dove si può prendere anche un drink prima o dopo cena.
Il menù che abbiamo provato:
Ecco la mia sintetica analisi complessiva ed oggettiva sul ristorante contestualizzandone la tipologia:
Appena accomodati a tavola ci viene servito il pane a lievitazione naturale e i grissini tirati a mano
Le amuse-bouche con macaron salato con una mousse di pecorino e tartufo nero pregiato, cannolo con mousse di salame e polvere di peperone crusco e per finire tartelletta con rombo mantecato con polvere di aglio nero e peperoncino.
Un piacevole inizio dal bel gusto ben definito e facilmente apprezzabile che ti rende da subito una bocca godibile.
Seppia, seppia, seppia, un piatto tonico nelle consistenze e netto nel sapore per la sua tipicità di piatto estivo.
Note dolci e colorate che ne fanno un piatto diverso e felice. Come se fosse un mare coperto da foglie e fiori caduti dagli alberi e portati dal vento dai campi.
Ha la sua tredimensionalità con una bella profondità che riempie il palato.
Tagliolino al Riccio con polvere di lime, una rappresentazione del mare in tavola usando due delle roccaforti di questo mondo, l’ostrica ed il riccio.
L’essenza del mare in un piatto di carattere ben definito che trasmette grandi emozioni e sollecitazioni alle papille gustative.
Marcante, stimolante, un piatto che va a oltre al sapore e ci racconta chi c’è dietro e la sua versatilità con la sua cucina in movimento.
Il carciofo, una notevole intensità nel carciofo che viene cotto in più modi ed arricchito dalla jus dei gambi.
Saporitissimo, gustoso e di grande persistenza per un carciofo dal sapore unico nel suo genere, veramente un tripudio della sua essenza.
Secondo noi il suo punto di forza, una portata che ci ha convinto accattivante e gratificante allo stesso momento.
Il piccione, il sacro ed il profano, la carnalità e la galanteria, la dolcezza delle carote servite come un delicato ricamo, accompagnano il piccione sapido, saporito ed ancor di più caratterizzato dal foie gras.
Una chiusura del menù in stile toscano ma dolce come una novella per bambini.
Una preparazione che non può non trovarci tutti d’accordo per il suo gusto marcante.
Il predessert, un sablé alla nocciola con mousse di pecorino alla vaniglia e una tartare di pere, gratificante e convincente.
Il Palloncino, un ricordo d’infanzia dello chef, gli ingredienti del pasticciotto pugliese rivisto ed interpretato come un palloncino ma con all’interno gli ingredienti originali, un cremoso alla vaniglia, amarena e crumble di pasta frolla.
Un pezzo di ricordi infantili con i sapori nella memoria per chiudere il percorso di degustazione.
Un piacevole pairing con i vini è stato servito dal Restaurant Manager Paolo Mercurio.
Una serata indubbiamente interessante per le particolari che abbiamo trovato, una cucina divertente e piena di sapore che ci dimostra l’attento impegno dello chef per conquistare il podio nell’ambito della ristorazione fiorentina.
Anche la colazione, servita la mattina, è preparata dallo Staff di cucina di Lopopolo ed anch’essa è varia e gratificante.
L’Hotel Regency, nella sua felice posizione a ridosso dei giardini e dagli alti alberi di Piazza D’Azeglio è una meta ambita dai turisti che desiderano un luogo ricercato ma di dimensione umane in cui ci si senta coccolati ma quasi come se si fosse a casa.
Sia l’Hotel che ll Ristorante Relais Le Jardin sono sotto la collaudata direzione della General Manager Claudia Gallo che negli anni ha saputo far crescere ed apprezzare ad un pubblico sempre più ampio questa piccola realtà ma “grande” nel cuore.
Hotel Regency
Piazza M. D’Azeglio, 3 – Firenze
Telefono: +39 055 245247 E-mail: info@regency-hotel.com
© Tutte le foto dell’articolo, se non diversamente indicato, sono scattate da Alireza Mohtashami ed hanno copyright by marcobechi.it
